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giovedì 29 marzo 2012

Un paese ben strano questo nostro


Un paese ben strano questo nostro

Un paese ben strano questo nostro. Un paese con la terza riserva aurifera al mondo ma che ci dicono in bolletta. Un paese che importa dall’estero prodotti tessili e alimentari, con le inevitabili conseguenze che questo comporta, e si meraviglia della dilagante disoccupazione e fa crociate per la soppressione dell’art. 18 l’unico ostacolo, sembra, allo sviluppo! Un paese dove le aziende, una dietro l’altra come le ciliegie, attratte dal miraggio del maggiore profitto, prendono baracca e burattini e vanno all’estero, e le sempre meno rimaste son costrette a subire la maggiore imposizione fiscale al mondo. Un paese che in nome della Democrazia, che si spera quanto prima di avere anche in Italia, bombarda, o sanziona, i popoli amici, fornitori di petrolio, e lavoro per molte nostre aziende, contribuendo così all’aumento dei costi dell’uno e alla inevitabile perdita di migliaia di posti di lavoro nell’altro caso. Un paese che investe nella scolarizzazione enormi risorse per consegnare alla fine del percorso spesso i migliori, gratis, ad aziende e paesi stranieri perché nel nostro l’unica prospettiva è la fame. Un paese che si indigna per le probabili trombate del proprio Presidente del Consiglio e messo a novanta dal suo sostituto pare si dichiari molto soddisfatto di lui. Potrei continuare ma mi fermo qui aggiungendo a conclusione un’ultima cosa. Un paese, insomma, che attribuisce alle lobbies dei tassisti il mancato sviluppo e salvaguarda le banche, il vero artefice di tutte le nostre disgrazie, quali speranze può avere per il futuro?

Pietro Atzeni

sabato 24 marzo 2012


Molentargius gemma della natura

Molentargius è’ una zona umida di straordinario valore naturalistico. Nei suoi appena 500 ettari di estensione sono stati censiti dallo zoologo tedesco, ormai sardo d’adozione, Helmar Schenk oltre 200 specie di volatili, quindi oltre un terzo di tutta l’avifauna europea! Cavaliere d’Italia, il raro pollo sultano, su Puddone in sardo, il germano reale, il moriglione, il variopinto martin pescatore, il mignattaio, l’unico ibis europeo, tanto per citarne qualcuno, e infine lui l’emblema stesso del parco di Molentargius: il fenicottero rosa, in sardo Genti arrubia. Non v’è ora della giornata che Molentargius non riservi piacevoli sorprese a chi lo frequenti con discrezione e rispetto. Il filmato che segue è stato realizzato al tramonto.


Un’altra giornata va via e il fenicottero approfitta dell’ultima luce prima della notte per spazzolare e setacciare il fondo della laguna in cerca dei suoi alimenti preferiti: crostacei e molluschi. Come per noi anche per i fenicotteri è meglio andare a nanna a stomaco pieno. Segue il breve e splendido filmato realizzato da mia moglie Carmen. Buona visione.

venerdì 16 marzo 2012

Il mio giardino

Il mio giardino


Il mio giardino

Mi sono rifugiato
nel mio giardino fiorito
ho cercato ristoro
al vivere quotidiano
tra le mie rose profumate
quel canto represso
che come un’ombra mi ha seguito
e chiesto ragione per tutto il giorno
in quella festa di colori
arcobaleno a portata di mano
si è sciolto
 lungo un sospiro
accompagnato dagli occhi
verso il cielo
sognanti di gioia

Pietro Atzeni

Poesia tratta dalla raccolta "Tra terra e cielo" di Pietro Atzeni, ed. Cinquemarzo, Viareggio 2009

sabato 10 marzo 2012

Le pietanze non devono piacere ai cuochi ma ai commensali


Le pietanze non devono piacere ai cuochi ma ai commensali.

Spesso facciamo le cose facendoci trascinare dall’entusiasmo e senza rendercene conto ci stiamo predisponendo a cadere in errore ma per la foga non ce ne accorgiamo. A simili condizioni l’insidia è in agguato, nella vita di tutti i giorni, nelle relazioni sociali così nello studio come nel lavoro, nella vita pubblica come nel privato. Un minimo di prudenza dovrebbe portarci a riflettere proprio per ridurre la possibilità di errore. In politica poi l’entusiasmo non tenuto opportunamente a freno può portare a risultati disastrosi. E’ chiaro che in un campo in cui l’appartenenza a un gruppo di potere forgia necessariamente le idee e determina le convinzioni consolidandole poi con il tornaconto, il metro di paragone, ovviamente, non debba essere il nostro ma l’impatto e la reazione degli altri, in questo caso della gente, metro quasi sempre valido anche negli altri aspetti della vita. Un  urlo, in privato o una manifestazione di piazza nella vita pubblica, sono un segno inequivocabile che qualcosa non va e a quel punto sarebbe copportuno fermarsi e riflettere, e magari soprassedere… Una dimostrazione? Il filmato che segue, arrivatomi via mail, dimostra impietosamente i risultati disdicevoli ai quali può portare un entusiasmo non tenuto sotto controllo... Insomma, le pietanze non devono piacere ai cuochi ma ai commensali!


mercoledì 7 marzo 2012

Festa della donna... con Eva al museo


8 MARZO AL MUSEO
In occasione dell'8 marzo, al Museo Archeologico di Cagliari, per proporre una "festa della donna" alternativa e ironica, un pomeriggio dedicato all'arte, organizzato da Mariangela Sanna e dal Gruppo Legger....Mente, laboratorio di lettura ad alta voce. Nella cornice scenografica, creata da Giorgio Trincas, letture di brani dal "Diario di Eva" di Mark Twain, da parte delle signore guidate dall'attrice Tiziana Martucci e sottolineate dalle azioni sceniche di sapore burlesque ideate da Assunta Pittaluga per Anna Cardis, Miriam Ledda, Michela Mua, Mariella Salis e lei stessa e con la partecipazione di Roberto Magnabosco. Per concludere con un buon thè e squisiti pasticcini, a sottolineare l'intenzione familiare e socializzante dell'evento.